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La notte

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Le mie mani operose sono morte
e le mie braccia pesano come tronchi
quando non sono rami spogli.


É quando senti i miei passi
ed io sono lontana.
É quando senti la mia voce
ed il silenzio urla il mio dolore.
É quando pensi di abbracciarmi
ed il nulla accogli col suo corpo
mutevole e sfuggente.


La notte
vago tra parole che non ricordo
mentre i pensieri tessono indisturbati
una fitta trama. E’ la tela dove

cadono i miei sogni.


Ed è quando sento la tua voce

mentre ti allontani.
É quando sento le tue mani

ed il tuo risveglio mentre non ci sono.
É quando l'alito di un bacio mi sfiora
ma l’alba é un fiore

che il vento sfoglia

e disperde nel nulla.

 Rosetta Sacchi - 14/04/2020 17:06:00 [ leggi altri commenti di Rosetta Sacchi » ]

Ringrazio di cuore Camillo Bombardieri e Dedalus per il loro gentile passaggio.

 Dedalus - 13/04/2020 22:36:00 [ leggi altri commenti di Dedalus » ]

Lirica che non è una forma elusiva o dilettantesca di scrittura, ma diviene man mano che leggiamo un urlo, l’urlo di un’anima che soffre, che s’aggira nei meandri del pensiero e che in essi si perde in mille e mille echi. Ed è in quegli echi che si ripercuotono rimbalzando tra immaginarie pareti che il ritmo delle parole crea poesia, poesia consustanziale, vitale. Siamo di fronte ad una conseguenza diretta di un malessere intimo che l’autrice esterna in maniera semplice e fluida, stilizzando istanti come flash.

 Camillo Bombardieri - 13/04/2020 16:43:00 [ leggi altri commenti di Camillo Bombardieri » ]

Bellissima complimenti

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